L’esempio più rilevante è quello di un dolore riferito a patologie dell’articolazione temporomandibolare, che può esprimersi in un problema dell’apparato uditivo e quindi essere di pertinenza dell’otorinolaringoiatra. Lo stesso per certe forme nevralgiche che potrebbero manifestarsi in maniera simile ai disordini temporomandibolari, per cui è importante una collaborazione con il neurologo.
Il reumatologo può essere di ausilio per discernere tra fibromialgia e disordini temporomandibolari di tipo muscolare; lo psichiatra potrebbe valutare dei disturbi da somatizzazione che si manifestano a carivo del sistema masticatorio; l’ortopedico invece la presenza di patologie articolari sistemiche che si localizzano anche all’articolazione temporomandibolare.