“La bambina era affetta dalla sindrome di Alagille, con ipoplasia mandibolare e anchilosi dell’ articolazione temporo mandibolare di sinistra – spiega Guarda Nardini -. Altre strutture ospedaliere si erano rifiutate di operarla, consigliando di posticipare l’intervento per ridurre i rischi anestesiologici e chirurgici. Considerata la grave situazione della paziente, dopo un’attenta valutazione clinica fatta assieme agli anestesisti pediatri, abbiamo deciso di intervenire chirurgicamente.”
Il reparto di chirurgia maxillo-facciale di Treviso è stato riconosciuto Centro di riferimento regionale per le disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare.