La terapia e il trattamento dei disordini temporo mandibolari è, nella maggior parte dei casi, non invasivo, intendendo con ciò che non interessa chirurgicamente i tessuti della faccia, mandibola o articolazione. Se il disturbo è lieve, la terapia può consistere solo in piccoli accorgimenti che il paziente può mettere in atto da solo : evitare i movimenti estremi della mandibola (sbadigli, ecc..), mangiare cibi di consistenza soffice, evitare abitudini viziate quali onicofagia, morsicatura penne, evitare sbalzi termici, applicare impacchi caldo-umidi, praticare esercizi di fisiokinesiterapia. A volte può essere di supporto una terapia volta a ridurre lo stress, o l’imparare tecniche di autorilassamento. Il medico può prendere in considerazione di applicare un dispositivo orale, detto “BITE”, costituito da una placca di plastica trasparente che si adatta ai denti dell’arcata superiore o inferiore. Questa placca può aiutare a ridurre il serramento o il digrignamento dei denti, riducendo quindi la tensione muscolare, oppure può riposizionare il disco articolare nei casi in cui questo sia dislocato. Esistono altri tipi di terapia atm, più invasivi, riservati ai casi di disordini dell’ATM di grado severo: possono essere praticate in quelle situazioni in cui il danno articolare sia tale da non essere reversibile; in tali casi il medico può decidere di effettuare delle iniezioni di lavaggio e di medicazione direttamente nell’articolazione, oppure rimuovere il disco articolare e praticare un rimodellamento del condilo mandibolare.
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Marzo 2023
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