I disordini temporomandibolari sono un gruppo eterogeneo di condizioni che interessano le articolazioni temporo-mandibolari (ATM), i dolori alla mandibola e le strutture correlate.
Hanno un’eziologia multifattoriale e la presenza di almeno un segno o sintomo della TMD (ad es. Dolore articolare o muscolare, clik articolari, movimento mandibolare limitato) è abbastanza comune nella popolazione generale, con una prevalenza stimata fino al 75% in un lifetime.
L’insorgenza dei sintomi è intorno ai 25-30 anni per i suoni e / o il dolore articolare e oltre 50 anni per l’artrosi dell’ATM, con una prevalenza più elevata nelle donne .
La presenza di compromissione psicosociale è una condizione difficile, poiché influenza negativamente la prognosi in soggetti con dolore cronico [5,6]. D’altra parte, i soggetti con TMD con ridotta compromissione del dolore hanno un decorso naturale favorevole.
Per i pazienti complessi è necessario un approccio multidisciplinare, che coinvolga eventualmente esperti nella gestione del dolore cronico, mentre individui senza grave disagio psicosociale hanno una buona prognosi con cura conservativa (ad es. Apparecchi orali, fisioterapia, farmaci, counseling e approcci cognitivo-comportamentali).
Sulla base di ciò, le terapie irreversibili che modificano l’occlusione dentale sono fortemente scoraggiate e la gestione dei pazienti dovrebbe essere basata su strategie di medicina del dolore. In questo quadro, la letteratura offre pochissimi studi clinici che confrontano l’efficacia di diversi approcci terapeutici conservativi.
In particolare, la terapia laser può essere adottata nel campo della gestione del dolore della TMD come possibile opzione aggiuntiva nell’armamentario dei caregiver. Fino ad ora, i dati sulla sua efficacia sono incoerenti tra i diversi studi, probabilmente a causa dell’indirizzo non specifico delle condizioni della TMD.
Tale osservazione contrasta con le informazioni disponibili sull’uso della terapia laser per gestire condizioni di dolore simili che interessano altri distretti muscolo-scheletrici, supportando così la necessità di affinare le conoscenze attuali, specialmente per quanto riguarda il confronto con altri trattamenti. Sulla base di queste premesse, questo manoscritto presenta i risultati di uno studio randomizzato che ha confrontato l’efficacia della laserterapia MLS® (Mphi D®, ASA Laser, Vicenza, Italy) (LST) con i trattamenti conservativi di riferimento (ad es. apparecchi orali (OA) o terapia cognitivo-comportamentale basata sulla consulenza (CSL) per la gestione del dolore muscolare nei pazienti con TMD con basso deficit psicosociale.