In alcuni casi, considerati più gravi, la malocclusione dentale ha come conseguenza una difficoltà oggettiva a chiudere la bocca e può portare con sé disturbi nel posizionamento della mandibola. Non solo: la malocclusione può ripercuotersi anche sul normale funzionamento della bocca e, pertanto, su svolgimento di azioni comuni e quotidiane come ad esempio il parlare o il masticare.
Questa mancanza di allineamento tra l’arcata dentale superiore e quella inferiore rappresenta, di fatto, un rapporto anomalo tra i denti della mandibola e quelli della mascella. Normalmente, mandibola e mascella sono perfettamente armoniche ed equilibrate, così da garantire il corretto svolgimento di attività fonetiche e masticatorie.
In linea di massima, i principali approcci per la soluzione di questo disturbo sono i seguenti:
Ortodonzia correttiva: si tratta di interventi finalizzati all’applicazione di apparecchi ortodontici fissi o mobili con l’obiettivo di rimediare al sovraffollamento di denti
Estrazione dei denti: questa soluzione viene di solito messa in pratica quando l’affollamento dei denti è causato da uno o più molari o denti del giudizio che spingono gli altri elementi
Correzione delle abitudini errate che provocano il disturbo: applicazione di bite per contrastare il bruxismo o di apparecchi passi per la guida della masticazione
Intervento chirurgico: è normalmente la soluzione in caso di gravi malocclusioni dentali di origine genetica
Se pensate di soffrire di malocclusione dentale, il nostro consiglio è di rivolgervi con fiducia al vostro professionista odontoiatra, che vi aiuterà a comprendere e risolvere il problema.